Cesena 14 giugno 2024. Si è svolta questa mattina la cerimonia di inaugurazione del cantiere per la realizzazione dell’edificio destinato a ospitare la sede del Dipartimento di Psicologia, aule, laboratori didattici e uffici dell’Amministrazione di Campus. La struttura costituisce il completamento del Campus universitario sorto nella zona Ex Zuccherificio.

La soddisfazione di rettore e sindaco

«Siamo felici – interviene il Rettore Giovanni Molari– di aver dato una nuova casa a Psicologia, un traguardo che è frutto di una esemplare sinergia con l’amministrazione comunale. Ringrazio il sindaco per la fiducia che ripone nell’Università come indispensabile elemento di sviluppo del territorio. È grazie a politiche lungimiranti come queste che il nostro Multicampus – un unicum nazionale di cui andiamo orgogliosi – può diventare sempre più forte, solido e attrattivo. Confidiamo di poter reperire presto le risorse per completare tempestivamente quest’opera».

«Si tratta di un progetto – commenta il Sindaco Enzo Lattuca – in cui crediamo molto e che rafforza il ruolo che l’Università ricopre ormai da trent’anni a Cesena: era l’autunno del 1989, quando, anche a fronte di un importante impegno economico confermato negli anni successivi, si colse la sfida di progettare la prima presenza universitaria in città. Oggi, l’avvio di questo nuovo cantiere, che ci restituirà la nuova sede del Dipartimento di Psicologia, rappresenta la terza tappa di un percorso avviato con la realizzazione dell’insediamento universitario di Ingegneria e Architettura in via dell’Università 50 e proseguito con un investimento del Comune pari a 7 milioni di euro e con la cessione, da parte dell’Ente, del diritto di superficie dell’area sulla quale è già stato edificato lo studentato».

La struttura

I lavori inaugurati oggi porteranno alla realizzazione di un edificio avente una superficie 9.750 mq.

La struttura farà parte del Campus, collocato in un contesto di valore ambientale, antistante il parco fluviale del Savio. L’intervento complessivo è stato reso possibile grazie al piano di recupero urbano (PRU), promosso nell’ultimo ventennio dal Comune di Cesena unitamente al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), al quale l’Università di Bologna ha partecipato mediante un accordo di programma firmato nel 1999 con l’allora Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) e con lo stesso Comune di Cesena.

Il nuovo edificio, progettato principalmente dall’ufficio tecnico dell’Università di Bologna, si conformerà al linguaggio architettonico espresso dal piano particolareggiato e si caratterizzerà per l’uso di mattoni a vista, al livello inferiore, con puntuali affioramenti ai piani superiori, che saranno rivestiti con lastre in gres a sottolineare la sua importanza e unicità rispetto agli altri edifici del contesto. Si svilupperà su tre piani a cui si aggiungerà una autorimessa interrata per i dipendenti (sul fronte di piazza Sciascia e all’angolo fra piazza Sciascia e via Vico) e conterrà spazi destinati alla didattica e ricerca del Dipartimento di Psicologia nonché aree destinate all’Amministrazione del Campus. Ospiterà la segreteria studenti e l’archivio, che si trovano oggi a Palazzo Urbinati.

L’intera struttura sarà green in quanto nel progetto esecutivo sono state effettuate scelte impiantistiche che mirano ad abbattere i consumi energetici e a massimizzare il ricorso a fonti di energia pulita limitando così l’impatto ambientale dell’intervento sia in fase di realizzazione che ina fase di utilizzo. L’edificio verrà riscaldato utilizzando il calore distribuito mediante la rete di riscaldamento urbano mentre il sistema di condizionamento estivo si baserà sull’utilizzo di gruppi frigoriferi a compressione di elevata efficienza che forniranno anche un contributo al riscaldamento invernale grazie al loro uso reversibile in pompa di calore. Per ridurre la temperatura dell’acqua calda distribuita nei locali e aumentare l’efficienza energetica dell’impianto di riscaldamento, le aule di grandi dimensioni verranno riscaldate mediante un sistema radiante a pavimento. L’utilizzo di un sistema di regolazione intelligente accoppiato a unità di trattamento dell’aria a servizio dei locali a più alto affollamento permetterà di limitare i consumi di energia connessi alla ventilazione grazie alla rete di sensori di presenza e di temperatura distribuiti nell’edificio che attiveranno la ventilazione forzata solo nei locali utilizzati e che permetteranno di sfruttare il raffrescamento gratuito dei locali interni, evitando l’attivazione dei gruppi frigo tutte le volte che le condizioni termo-igrometriche dell’aria esterna lo permetteranno.

Le soluzioni impiantistiche adottate e le scelte effettuate sugli elementi di involucro permetteranno di garantire condizioni interne ottimali in termini di comfort termo-igrometrico e qualità dell’aria.

L.F